Si stima che lo spreco alimentare valga l’8/9 % del fatturato della GDO italiana e basterebbe questa motivazione economica a giustificare un impegno più serio delle nostre insegne. Lo ha fatto Iper per prima, in collaborazione con il Gruppo Amadori, smerimentando nel suo store del Portello a Milano la tecnologia dell’azienda israeliana Wasteless per la generazione di un prezzo dinamico dei prodotti venduti, inversamente proporzionale alla data di scadenza e che si aggiorna automaticamente sia a scaffale che nei sistemi di cassa. Incoraggianti i risultati con una riduzionedichiarata dello spreco dei prodotti testati del 39%.
La tecnologia Wasteless utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale, alimentato sia dai dati di vendita e di rotazione del prodotto, che dalle reazioni dei consumatori alle variazioni di prezzo proposte dal sistema – sia in store che nei siti di e-commerce – con il doppio obiettivo di ridurre gli sprechi e ottimizzare le vendite.
Elementi essenziali della piattaforma sono l’utilizzazione di un codice a barra di classe GS1, che includa la data di scadenza, e un display elettronico a scaffale (ESL – Electronic Shelf Labels) capace di esporre in contemporanea prezzi diversi in relazione alle date di scadenza dei prodotti disponibili e che si aggiorna automaticamente quando un prodotto in promozione si esaurisce o quando si registra una rotazione inferiore a quella programmata.
Importanti sono le promesse di Wasteless alle insegne GDO. In una recente intervista pubblicata sulla newsletter inglese FoodNavigator, il fondatore e CEO di Wastless, Oded Omer, ha presentato un quadro di elevati ritorni annui, sia economici che ambientali, per un insegna media con 100 store che adotti la tecnologia Wastless per 100 dei suoi prodotti deperibili, tipicamente dei reparti panetteria, carne e pesce, latticini, e frutta/verdura e pasti pronti confezionati:
• Riduzione delle emissioni di carbonio di 1.900 tonnellate
• Risparmio di 750 tonnellate di rifiuti
• Recupero di 3 milioni di pasti
• Risparmio di 3,5 miliardi di litri di acqua
• Vendite aggiuntive su base annua per oltre 2 milioni di euro
• Aumento dei margini tra 1.3 E il 3% sui prodotti con prezzo dinamico