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La dimensione mondiale del mercato dei cibi funzionali è stimata a fine 2021 in circa 500 miliardi di dollari, con aspettative di crescita a un tasso medio annuo al 6,9% che porterebbe il comparto a 750 miliardi nel 2027. La categoria più consistente è quella dei cibi per il controllo del peso, pari a 214 miliardi di dollari, con previsione di sviluppo al 6% medio annuo, seguita dagli integratori che valgono a livello globale 140 miliardi (+7,7% le attese). I baby food arrivano a 73 miliardi (+6,5%), ma sono le specialità vegan (25 miliardi, +9%) a mostrare le attese più rosee. (Rapporto Area Studi Mediobanca – Gennaio 2022)
Medicibo: l’industria alimentare supporta la medicina
I legami tra i cibi e le loro proprietà terapeutiche sono noti fin dall’antichità, ma ora sono riconosciuti dalla comunità scientifica e regolamentati da legislazioni, dove si evidenzia la presenza di componenti fisiologicamente attive, sia di origine vegetale che animale, che hanno un ruolo nella prevenzione delle malattie e nel mantenimento della salute. Da una ricerca Hartman emerge che sempre più spesso i consumatori optano per l’acquisto di cibi e bevande che contengono ingredienti che specificatamente contribuiscono alla nostra salute. La fibra, seguita da proteine, vitamina D, calcio, semi e cereali integrali sono gli ingredienti che più della metà dei consumatori cerca di aumentare nella propria dieta; più di 4 su 10 aggiungono antiossidanti, omega-3, tè verde e probiotici.
Anche il benessere psicologico è strettamente legato all’alimentazione, ci sono oltre 50 alimenti codificati come portatori di buonumore su base scientifica. Ad esempio i fagioli neri, così come la barbabietola, sono carichi di magnesio e attivatori della serotonina, l’ormone della felicità. Mentre le albicocche riducono il senso di ansia.
Il futuro della salute fisica e del benessere psicologico sarà sempre meno condizionato dalla medicina e sempre più da una alimentazione consapevole.
La Commissione Europea ha lanciato la piattaforma EU4Al-gae: uno spazio in cui far convergere produttori, università, centri di ricerca e stakeholder con l’obiettivo di guadagnare competitività nel mercato nuovo delle microalghe, un business promettente che potrebbe valere 1.3 mld di dollari nel 2026. Regine del mercato sono la Spirulina (49% delle vendite) e la Chiorella (29,4%), ma molte novità dobbiamo aspettarci dalla ricerca. Gli impianti di produzione comportano investimenti contenuti. L’Italia se ne accorgerà?
Alla Conferenza internazionale del ISSNF a Istanbul dal 2 al 5 ottobre, ci sarà anche il Prof Serafini dell’Università di Teramo che per anni ha studiato le abitudini alimentari di un’altra blue-zone italiana, dove elevato è il numero delle persone che superano i 90 anni. Anche nei dintorni della Maiella e del Parco Nazionale d’Abruzzo si è confermato che un aging in salute è molto correlato alle abitudini alimentari: colazione leggera, pranzo e cena ad orari anticipati, assunzione di proteine animali solo una volta alla settimana, molta frutta e verdura, pochissimi dolci e quasi nessun superfood… che non venga dall’orto di casa.
Sono 8 le startup selezionate da Terranext, l’acceleratore di CDP per lo sviluppo delle imprese che operano nel settore della Bioeconomia. Tra le startup selezionate segnaliamo Sestre, che sviluppa integratori nutraceutici a base di estratti della dieta mediterranea in grado di contrastare problematiche di natura ormonale che compromettono la fertilità femminile, quali endometriosi ed ovaio policistico, migliorando la qualità della vita e accompagnando le donne nella fase di ricerca di una gravidanza.
Si chiama “The Food Makers Map’’ e la sta costruendo StartupItalia per mappare le nuove aziende del settore AgriFoodTech italiano. Una veloce navigazione on line permette di scoprire l’attività di oltre 100 imprese sparse per tutto il paese e le loro specializzazioni in molti territori di frontiera: la nascita di nuove tipologie di cibi e bevande, la personalizzazione del regime alimentare, la delivery sempre più efficiente e rapida, la lotta contro lo spreco alimentare, l’uso dei big data per le coltivazioni e le applicazioni della blockchain per la certificazione della provenienza degli alimenti.
Cerva 16, un primo centri di medicina rigenerativa e antiaging in Italia, studia un percorso olistico per le donne che hanno superato i 50 anni che ne individua i punti di forza e le fragilità. Questo percorso combina diverse discipline: la genetica, la nutrigenomica, la nutrigenetica, la nutraceutica e l'epigenetica. Un aspetto fondamentale è l'alimentazione che deve essere accompagnata da un piano d'integrazione nutraceutica mirata e da uno stile di vita attivo ricorda spesso Federica Aimondo, nutrizionista e cofondatrice di Cerva 16.
Pharmactive Biotech è un’azienda spagnola che seleziona, sviluppa e produce ingredienti naturali, come l’estratto di zafferano, che vende all’industria nutraceutica e farmaceutica in tutto il mondo (con un fatturato che nel 2021 ha superato i 16 ml di euro). Significativa la scelta di costruire una partnership stretta con Nutraconnect, la neonata società di servizi di Singapore che costruisce reti collaborative tra aziende occidentali e produttori di ingredienti in Asia dove la medicina naturale ha antichissime tradizioni. I segreti delle tradizioni combinati alla ricerca che trovi una validazione scientifica ai principi attivi. Un mix promettente.
L’analisi semestrale dei segnali fertili raccolti e interpretati dai contributori di Baby Future
Webinar ed eventi con subject matter expert che vale la pena ascoltare
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